Sto parlando di Beppe Sala, il signore ritratto in buona compagnia nella foto, che dal 21 giugno 2016 è sindaco di Milano (caspita neppure un anno). Molto attivo sul piano "istituzionale" e politico manca forse nella gestione giornaliera di una città comunque complessa come Milano. Ma deve stare attento perché un sindaco viene anche valutato (e quindi premiato o condannato) dalle buche nelle strade. Certo Milano non è Roma ma è più facile scendere al livello di Roma che il viceversa. Uno dei segnali preoccupanti è la situazione ATM. Assolutamente probabile che la situazione della azienda di trasporti milanesi gli sia stata "passata" dal suo precedessore, Giuliano Pisapia, ma non mi pare che il nostro Beppe si stia muovendo nella direzione giusta. Prima c'è stato il pasticcio che ha portato ad una rivoluzione nei vertici e poi una "rimodulazione" dei servizi. Se sulla prima azione ho poco da dire sulla seconda, da utente, ho notato un peggioramento dei servizi è questa è davvero una brutta cosa visto che i mezzi pubblici milanesi erano davvero efficienti, a livello di città nord europea. E una delle vittime di questo evidente taglio dei costi è stato il bike sharing elettrico. Nato praticamente 2 anni fa in occasione di Expo sembra (vedi) destinato a morire per via dei costi troppo alti. Dall'articolo si evince che una bici elettrica costa 1700 Euro l'anno che significano 6 Euro al giorno. Considerato che il costo per ogni prelievo è di 0,50 Euro occorrono 12 corse al giorno solo per il famigerato pareggio da cui la sentenza di morte. Ho sempre espresso le mie perplessità sulla pedalata assistita visto che Milano è una città piatta e piccola ma ci dicevano che era un successone. Una rapida verifica sulla app mi ha effettivamente mostrato un numero di bici elettriche decisamente scarso, segno che in due anni le batterie si sono esaurite (i cultori della elettrica, auto o bici che sia, ne tengano conto). E quindi se ne decreta la chiusura! Ma come se era così un servizio gradito non si poteva provare ad aumentare le tariffe? Passare a 0,75 significa un aumento "monstre" del 50% ma è poca cosa in termini assoluti ma va comunque considerato che occorreva comunque sostituire un tot di bici. Ma forse è anche subentrata la classica sindrome della sinistra che vuole sempre il prezzo "politico". La stessa sinistra che boicottò negli anni 60 la metropolitana perché la considerava un mezzo per ricchi.
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