giovedì 25 maggio 2017

Reddito

Dopo la marcia "francescana" del Movimento 5 stelle il reddito di cittadinanza è diventato il nuovo tormentone politico. Chissenefrega di testamento biologico o riforma elettorale ma andiamo avanti. Per chi non lo sapesse Grillo e compagni (o meglio chiamarli colleghi?) hanno marciato ad Assisi per promuovere appunto il reddito di cittadinanza. A parte la foga eccessiva che li ha portati ad un pericoloso parallelo con il santo patrono d'Italia resta però la proposta politica. Che in un paese con grossi problemi occupazionali come il nostro rischia di avere un fascino notevole. Prima il Movimento ha dato a molti la speranza di diventare parlamentare ma poi si è reso conto che questa soluzione non poteva valere per tutti. Oddio non che ci si arricchisca ma intanto per molti giovani vuol dire avere la paghetta assicurata, tanto poi vivono in casa e magari si arrangiano con qualche lavoretto in nero. Per una analisi, diciamo un po più approfondita, rimando a questo articolo de "Il Fatto Quotidiano" fatto direi in maniera ottima. Il punto principale dell'articolo è come e dove il nostro canuto Beppe Grillo pensi di trovare la copertura per i 20 (?) miliardi necessari ad attuare tale programma. Inoltre l'articolo mette il guardia sul pericolo "inglese" ossia che buona parte delle persone si "accontenti" del reddito di cittadinanza e risulti riottosa a rientrare nel mondo del lavoro, preferendo lavori saltuari (magari in nero). Moltissimi film di Ken Loach girati negli anni 70/80 ci hanno mostrato proprio quelle situazioni. Nella nostra penisola il rischio è altissimo, manco a dirlo. Francamente potrebbe essere una buona soluzione a patto di cancellare tutte quelle aree di occupazione che ormai vivono solo per dare uno stipendio alle persone. Il caso banale ma emblematico è stata la recente riforma del Pubblico Registro Automobilistico (vedi). Finalmente vi sarà un unico documento relativo ai mezzi in circolazione evitando la duplicazione (tutta italiana) tra certificato di proprietà e carta di circolazione. Mi sembra la classica riforma che non si capisce perché non era ancora stata fatta, ma ovvio che lascerà senza lavoro alcuni lavoratori. Attenzione non sto proponendo di fucilarli all'alba ma di prevedere i consueti ammortizzatori sociali. Il reddito di cittadinanza diventerebbe l'ammortizzare "universale" ma a patto di tagliare tutti quei posti di lavoro inutili. Non a caso, come riporta l'articolo, i lavoratori ACI hanno fischiato il ministro Madia e applaudito la sindaca Raggi ma il loro posto di lavoro non lo salva certo l'introduzione del reddito di cittadinanza, anzi....

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