domenica 9 aprile 2017

Malvinas

La storia si ripete (ahimè) ed infatti Donald Trump, il recentemente eletto presidente degli Stati Uniti d'America, per ovviare alla crisi in cui già si trova la sua presidenza ha deciso di scatenare una bella guerra come fecero all'epoca i generali argentini (vedi). Mal gliene incolse (ai generali) ma temo che Trump non sappia molto di quella guerra e forse la storia si ripete proprio perchè non la conosciamo! Comunque è ancora troppo presto (fortunatamente) per dire se davvero si sta per scatenare un conflitto. Mi riferisco ovvio al lancio dei missili (59) sulle forze di Damasco accaduto alcuni giorni orsono in risposta ad un attacco con il gas nervin da parte dell'esercito di Assad, il leader siriano, che aveva provocato la morte di alcune decine di bambini. Ovvio lo sdegno della "famosa" comunità internazionale e al buon Trump non era parso vero di avere l'occasione per distogliere l'attenzione degli americani dai fatti interni passando sopra le sue stesse (di Trump) dichiarazioni sul fatto che non si dovesse intervenire nella palude siriana. Ma che diamine davanti a dei bambini uccisi si poteva restare inerti? Ma forse qualcosa non torna e purtroppo è quello che ha detto quel fine pensatore di Matteo Salvini della Lega Nord ma come dice un proverbio americano : "even a broken clock is right twice a day". Quando ho letto che persino "Huffington Post" (che non definirei l'eco della Lega Nord) pone dei dubbi su come sono andate le cose mi sono iniziato a fare delle domande. I punti "incriminati" sono due : le vittime sono troppo poche per un "vero" attacco con i gas (peraltro quello che sostiene Salvini) mentre i soccorritori sono troppo disinvolti nel maneggiare cadaveri. Il precedente del 2013 era andato in ben altra maniera. Sarebbe davvero un beffardo scherzo del destino se nascesse una guerra su un malinteso ma considerato lo "spessore" di Donald Trump sarebbe quasi logica conseguenza.

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