giovedì 23 marzo 2017

Pirlata

A tutti può capitare di dire una pirlata (come recentemente accaduto a Paola Perego ne ho appena parlato) ma quando a dirla è il presidente dell' Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem allora le cose sono un po' più complicate. Come riporta Ansa il nostro "falco" olandese spiega di non essere stato capito ma non ci pensa neppure a scusarsi (altrimenti che c...o di falco sarebbe?). Ma quello che di questo pirla (e se uno dice una pirlata cosa volete che sia) mi innervosisce è che dovrebbe almeno riconoscere di avere usato male le parole (che è come dire che sei un pessimo politico). Il risentimento da parte delle democrazie del Nord nel confronto di noi "meridionali" è noto e giustificato ma allora devi criticare i nostri sperperi per lussuose berline (tedesche?) o smartphone di ultima generazione (americani ma fatti in cina?). Invece no, ti inventi che spendiamo per alcool e donne! Davvero in che Europa vivi? Vero è che Il consumo di alcolici sta crescendo anche nel sud Europa ma siamo lontani dai consumi del Nord (che evidentemente stanno facendo i cattivi maestri). Vera pirlata. Il secondo "capitolo di spesa" è assai complesso perché stabilire cosa venga speso per le "donne" è materia assai scivolosa, considerando anche che da noi la prostituzione non è neppure legale quindi una discreta "fetta" di tale spesa rimane, diciamo, sommersa. Fortunatamente non tutti gli olandesi sono come lui, fatto ampiamente dimostrato dal recente risultato elettorale, certo che questo, ribadisco, è il presidente dell' Eurogruppo.

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