venerdì 3 marzo 2017

Giochi

Non scomoderei la buon anima di John Forbes Nash (eh si è proprio lui il signore della foto leggermente diverso da Russel Crowe) per affermare che non esiste un gioco dove tutti possono vincere. Eppure la politica (e anche i media) ce lo fanno credere (o almeno ci provano). Mi riferisco al recente "accordo" sulla vicenda Alitalia (vedi). In pratica la compagnia del buon Luca Cordero (ed arabi annessi) non voleva più rispettare il contratto nazionale (e forse con qualche ragione filosofica visto che non sono più una compagnia di "bandiera"). Dopo una trattativa fiume (chissà se hanno gli straordinari?) siamo giunti al seguente risultato : viene mantenuto il contratto fino alla presentazione del piano industriale che dovrà essere redatto entro il 31 maggio. Tutti contenti azienda, sindacati, governo. Ma non esiste un gioco dove 3 giocatori vincono e nessuno perde. Infatti perdiamo noi, noi italioti, perché quel carrozzone di Alitalia perde 500 mila euro al giorno (parola del capo vedi) quindi da qui al 31 maggio c'è tutto il tempo per accumulare qualche decina di milioni di debiti ulteriori. Quando poi arriverà il famoso piano industriale voglio vedere se sindacati e governo canteranno ancora vittoria, poiché la scure dovrà prima o poi calare, e ripeto si tratterà di una scure non di un bisturi. 

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