sabato 30 aprile 2016

Chernobyl


Il 26 aprile di 30 anni si può dire che il mondo è cambiato. Il disastro di Chernobyl ha di sicuro modificato l'atteggiamento nei confronti del nucleare. Quella che fino ad allora sembrava la promessa per una fonte di energia quasi illimitata ha mostrato la seconda faccia della medaglia, quella "scura". La situazione odierna laggiù, al confine tra Russia, Ucraina e Bielorussia è tutt'altro che risolta come stigmatizza bene questo articolo. Ma oggi vi è un altro elemento a "favore" dell'abbandono del nucleare : il terrorismo. La notizia l'ho vista solo su "IlSole24ore", che proprio tanto ecologista non è, e fa davvero riflettere. Il governo belga distribuirà pastiglie di iodio a chi abita in un raggio di 20 km di distanza da alcune centrali nucleari. Queste sono vecchiotte ma delle due l'una : o vi sono conclamate fughe radioattive oppure che senso ha? Peraltro questa misura ha messo in allarme i confinanti tedeschi che hanno chiesto al Belgio l'immediata dismissione degli impianti. Vero è che il governo tedesco di Angela Merkel ha abbandonato il nucleare, ma qui non vi è solo in ballo l'ecologia. Dopo quello che è successo a Bruxelles l'ipotesi di un attentato terroristico ad un centrale non riguarda più solo i blockbuster americani e giustamente i tedeschi se ne preoccupano. Come anche noi dovremmo preoccuparci dei reattori nella vicina Francia, in Savoia. Tenendo presente da dove siamo partiti con questo post : dopo 30 anni Chernobyl è ancora "terra bruciata", quindi rendiamoci ben conto che anche la dismissione degli impianti nucleari (diciamo quelli vecchi) è un problema che non è stato ancora completamente risolto.

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