venerdì 28 febbraio 2014

Roma

Non succederà (credo) ma nelle prossime ore sapremo se Roma, da "caput mundi" diventerà semplicemente "kaput" (non credo sia originale ma giuro mi è venuta in mente). Sulla situazione finanziaria della capitale italiana si sta consumando una sfida degna dell' "O.K. Corral". Citazione quanto mai adeguata visto che stiamo assistendo ad una americanizzazione della politica (che sia un bene o un male non so). Da un lato il premier Matteo Renzi, uno che vuole vincere, e dall'altro il neo sindaco Ignazio Marino, che evoca lo spettro del default che tante città del Nord America hanno subito. Diciamo subito che il problema non è esattamente nato con il governo Renzi, anzi, ma è pur vero che una pugnalatina alle spalle il buon Matteo (Renzi) se le deve pur aspettare in ossequio al detto : "chi di spada ferisce, di spada perisce". Questo scontro, visto dal Nord, lascia un poco perplessi perchè, come ho già detto, che se le paghino loro, i romani, le loro spese. Inoltre fosse un problema solo di Roma, giusto qualche giorno orsono, il sindaco di Napoli ha lanciato il campanello d'allarme sulla situazione della città che la Corte dei Conti ha dichiarato fallita in quanto la metà dei cittadini non paga né multe né tasse. Ma non essendo del PD non ha fatto la brutta sceneggiata (eppure se ne dovrebbe intendere) messa su da Marino.
PS ma anche al Nord non mancano i problemi : l'azienda dei trasporti del comune di Genova è anch'essa tecnicamente fallita, il "buon" Grillo ha soffiato sul fuoco della protesta è ha ottenuto un rinvio, ma dubito che i conti, da soli, miglioreranno e allora cosa succederà ? Forse bisogna espellere anche i tramvieri genovesi ?

1 commento:

  1. a me sembra che non esista una struttura pubblica efficiente .... il default riguarda municipalizzate, città, ospedali, stati, olimpiadi .... non si salva nessuno

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