L'amica Francesca mi sottoponeva il quesito : "ma non è che low cost significa low control"? In effetti un dubbio sorge spontaneo ma occorre ammettere che non è fondato. Pensiamo a tutti i voli che ogni giorno vengono effettuati, e non solo da compagnie low cost. Con tutto il rispetto dovuto pensiamo alle compagnie africane o sud americane. Eppure non abbiamo tragedie aeree ogni giorno, anzi l'aereo è (cifre alla mano) uno dei mezzi più sicuri. Il caso citato dalla mia amica era però eclatante in quanto la compagnia offriva voli gratis! Si tratta di Wow, islandese, e questo spiega parecchio in quanto tale vettore di fatto serve solo turisti che quando sbarcano hanno (per la maggior parte) bisogno di un albergo e di una auto. Il pacchetto può essere "confezionato" in modo che il volo sembri gratis. Ma le altre low cost? Non sono mica tutte islandesi? Il discorso è piuttosto complesso. Di recente un conoscente ha speso 80 euro per volare da Tolosa a Milano, con il treno avrebbe speso tragicamente il doppio! Ovvio che dietro le low cost europee vi è tutta una serie di finanziamenti che permettono loro questi prezzi "monstre". Il motivo politico è quello di far muovere il più possibile le persone onde rendere sempre più solido il concetto di "libera circolazione". Quindi tutti i contribuenti pagano anche per viaggi che non faranno ma resta encomiabile l' intento politico. Peccato che si incentivi un mezzo assai inquinante che oltretutto richiede un combustibile fossile. La via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
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