In effetti a Milano c'è un brutto clima, la foto lo testimonia. La pianura padana quando si accendono i termosifoni diventa una mezza camera a gas. Ma il brutto clima a cui si riferiva una madre non è quello atmosferico. A fine novembre questa donna denunciava (vedi) il fatto che suo figlio era stato fermato solo perché nero o per dirla alla FBI non era "white caucasian" o per dirla alla Silvio era un po' abbronzato. Non mi risulta che il giovane fermato abbia subito altro che una esecrabile perdita di tempo. All'epoca ci furono parecchi post a sostegno della madre contro il razzismo (presunto) delle forze dell'ordine. Oggi vorrei chiedere alla stessa signora cosa ne pensa del fatto che degli agenti abbiano fermato (e ucciso) il tunisino responsabile dell'attentato di Berlino, costato 12 vite. Di certo quei "fascistoni" dei poliziotti hanno fermato quel ragazzotto solo perché magrebino salvo poi beccarsi una bella pallottola calibro 22 nella spalla (fortunatamente). E non era un fermo mirato, ma un semplice controllo. E allora cara signora? A me è capitato di essere fermato (una sera 3 volte giuro) e non sempre a causa di infrazioni commesse, talvolta per puri e semplici controlli. Ma non avendo nulla da nascondere mi sono limitato a dire "buona sera agente". Ora mi rendo conto che i controlli a campione si prestino a discriminazioni ma cara signora cosa propone ? Blocchi della strada in stile israeliano? Siamo così disposti a passare ore in fila ad un check point? Credo di no. Resta inteso i controlli (a campione e non) non sono la soluzione, ma solo un rimedio. La soluzione è rimuovere le cause di questo odio che è divampato sotto la falsa bandiera di una guerra di religione. Ma non è soluzione facile da trovare (non voglio credere che sia impossibile) e di certo richiede tempi lunghi, ma nel breve non possiamo che rallegrarci dei controlli.
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