sabato 1 ottobre 2016

Saldi

Il dato sulle vendite al dettaglio del mese di luglio non è esattamente confortante (vedi) ma le soluzioni proposte rischiano di essere medicine anche peggiori. La Confcommercio propone una riduzione dell'Irpef che è francamente il gatto che si morde la coda : pago meno tasse quindi mi restano più soldi in tasca ed esco a comperare cose. La teoria funziona anche, la pratica molto di meno, ma chi invece è davvero fantasioso è il Codacons che bolla come "medievali" i saldi di fine stagione e ne chiede a gran voce l'abolizione (vedi). Ora non millanto di essere un esperto di GDO ma tutto questo proliferare di portali web dove comperare, tutta questa fioritura di centri commerciali sono i veri killer dei negozianti e pensare di risolvere il problema cancellando i saldi è davvero illusorio. Non che i nostri saldi non siano discutibili con il fatto che non iniziano lo stesso giorno, con i pre saldi fatti solo su invito ma da un lato la dematerializzazione (chiedete ad un commerciante di dischi) dall'altro la distribuzione assolutamente competitiva del web sono fattori destinati a scardinare le vecchie categorie dei commercianti. E poi non dimentichiamo un fattore : l'Italia è da 40 anni un paese a bassa crescita demografica, l'anno scorso (per la prima volta) la popolazione è diminuita (segno che persino l'immigrazione si è rallentata), quindi siamo sempre di meno ma sempre più vecchi. In questo scenario sociale il famoso PIL stenta a salire per pure e semplici ragioni "matematiche" quindi come mai dovrebbero crescere i consumi?

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