Immagino che più di un inglese (o anglofono) avrà giocato sul fatto che il nuovo premier inglese di cognome faccia May (che vale posso ma anche maggio). Comunque il mayday sarà a marzo (a maggio pareva brutto anche a loro) ossia quando la Gran Bretagna (o il Regno Unito perché pure sul nome si devono distinguere) chiederà l'applicazione dell'articolo 50 del trattato UE ossia molleranno l'Europa. Da quel momento ci sarà un complesso interregno di due anni ma finiti quelli fuori dai maroni. Ma ovvio che già si cominci a discutere sulla divisione del patrimonio della vecchia zia d'oltre Manica. Sembra che Milano sia in buona posizione per accaparrarsi l'agenzia del farmaco. Che sarebbe un ottima cosa non solo per i soldi che arriverebbero nella città dove vivo ma anche per l'afflusso di ricercatori, una discreta massa di persone dotate di un background scientifico che può far solo bene alla società meneghina. E poi tale attribuzione non è casuale in quanto a Milano vi sono parecchi centri d'eccellenza che fanno ricerca quindi la candidatura è più che giustificata. Certo che quando pensi a Milano pensi alla finanza, alla Borsa (peraltro posseduta da quella londinese) e come mai non siamo candidati per sostituire la city (o almeno parte)? Il mercato obbligazionario è tra i migliori d'Europa quindi? In questo caso paghiamo la pessima situazione delle banche domestiche una peggio dell'altra. Un sistema fragile si dice ma non è del tutto esatto, i sistemi fragili sono quello portoghese o greco, il nostro è un sistema marcio. Ma purtroppo (?) se una casa ha le fondamenta fragili o marce poco importa quale delle due, è destinata a crollare.
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