"Bigger, better, and cheaper" è il soggetto di una mail che l'amica Rosa mi ha mandato per segnalarmi la storia di Zhang Yue. Di cosa di tratti è molto ben spiegato in questo articolo davvero ben fatto. In due parole il signore ritratto nella foto promette di rivoluzionare la tecnica di costruzione dei grattacieli (e nel frattempo è diventato milionario grazie ai condizionatori). In effetti la mascella mi è caduta quando ho letto di una torre di 57 piani costruita in 19 giorni (e fossero pure 20 va bene lo stesso). La mia amica chiudeva la mail con un funesto "Goodbye west, hello China". Ora che la Cina sia destinata a diventare la prima potenza mondiale (anzi forse lo è già) non è cosa sulla quale si possa fare una discussione. Il solo mercato interno è praticamente il doppio di noi europei più gli americani, quindi è solo questione di tempo. Ovvio che oltre un miliardo e 200 milioni di persone creano necessità di nuove costruzioni come noi non possiamo neppure immaginare e come dice il detto : "l'appetito aguzza l'ingegno" ed è quindi logico che i "palazzinari" cinesi non si accontentino di costruire ma cerchino anche nuove tecnologie (che dichiarano essere pure più sicure). Certo che questo sviluppo così veloce e frenetico ogni tanto perde dei pezzi per cui abbiamo il simpatico fenomeno delle "ghost cities" su cui esiste una pagina Wikipedia (anche se necessita di un aggiornamento). Inutile usare questo ambito per decretare l'avanzata della Cina, che sarà comunque ineluttabile. l'Occidente è destinato ad avere un ruolo sempre più secondario e d'altra parte se pensiamo al più "famoso" palazzinaro americano, Donald Trump, direi che ce la siamo anche cercata.
Ps e che dire dell'Italia? Direi nulla, un paese la cui popolazione rischia la decrescita non ha nessun bisogno di mirabolanti tecnologie costruttive, anzi direi che da noi il problema è esattamente l'opposto : abbiamo costruito sin troppo.
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