martedì 29 marzo 2016

Son of Saul

No non è una recensione dell'ottimo film che ha vinto l'Oscar come miglior film straniero e che consiglio di vedere (questo vale anche per Quentin Tarantino, non me ne voglia), ma un post sull'attore protagonista, Géza Röhrig. La sua scheda su Wikipedia traccia già un profilo non esattamente banale del nostro Géza, che vanta un passato da punk rocker, ma quello che non racconta (e dovrebbe) l'ho trovato nel sempre valido "The New Yorker". Si scopre che appena arrivato negli Stati Uniti il giovane Géza ha fatto qualche dollaro lavorando in una azienda di pompe funebri ebraica. Si occupava di lavare i cadaveri attività che si eseguiva rigorosamente in gruppi onde evitare perversioni (bellissimo quel passaggio dell'articolo), ma la sua principale "occupazione" era fare la veglia al defunto. La tradizione ebraica prevede appunto la veglia ma siccome non sempre i congiunti hanno tempo (o voglia) ci sono persone che suppliscono. Lui ne approfittava per studiare ma alcuni suoi colleghi sono stati licenziati perché guardavano delle commedie sui loro laptop! Questo pezzo di vita credo che possa spiegare la notevole performance attoriale che il nostro ha fatto nel film e che ha contribuito non poco al suo successo. 

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