
L'amica Francesca (sempre molto attiva) mi segnala questo articolo davvero "interessante". La nota azienda titolare del noto social network distribuirà 400 milioni di dollari ai dipendenti della filiale inglese (che penso li accetteranno anche se non si tratta delle loro amate sterline). Il maxi bonus arriverà nell'arco di tre anni (se ne faranno una ragione) e significa un milione a dipendente. Credo (a pensare male...) che forse la distribuzione non sarà così "democratica", considerata l'abitudine americana ai divari stellari tra manager e impiegati, ma credo saranno tutti contenti. La prima domanda è perché il nostro Marc Zuckerberg (il "paron" di Facebook) sia diventato così generoso? Forse la recente paternità lo ha toccato nel profondo? Forse, ma vi è anche una spiegazione leggermente meno nobile. In pratica vi è una contesa tra Facebook ed il fisco britannico (e non solo). Come molti altri big dell'informatica, Facebook fa "figurare" che tutti i ricavi dei paesi UE vengano "prodotti" in Irlanda. La Ue, caro il mio Juncker, anziché litigare con Renzi dovrebbe mettere una volta per tutte fine a questo scandalo perché i nostri cugini (dal punto di vista della religione) irlandesi hanno ormai goduto di troppi anni di favore. Comunque la Gran Bretagna vuole che Facebook riconosca che una parte degli utili li produce sul suo sacro suolo isolano e di conseguenza ci paghi le tasse. E per tutta risposta Facebook decide di distribuire un maxi bonus che azzererà le sue tasse lasciando il fisco britannico a bocca asciutta (quasi perché i dipendenti le tasse le pagano ma in misura ben inferiore). Come dicono gli anglo sassoni "a taste of your own medecine" : la perfida Albione, maestra di maneggi fiscali e finanziari, viene battuta sul suo stesso campo.
Ps ma la cosa che più mi ha lasciato perplesso di tale articolo è che viene riportato che lo stato inglese spende più in pubblicità su Facebook di quanto gliene torni indietro come tasse! La Gran Bretagna fa pubblicità su Facebook? Questa è davvero notevole.
Nessun commento:
Posta un commento