
L'amica Francesca mi segnala questo articolo : il preside di un istituto, che stranamente resta anonimo (paura di rappresaglie da parte di orde di onanisti?), ha respinto la proposta di invitare Rocco Siffredi a parlare di sessualità. Ora credo che il nostro Rocco nazionale sia assolutamente competente ma senza voler essere un seguace della regina Vittoria farei un bel distinguo tra sessualità e pornografia. Da maschio ho avuto qualche occasione di apprezzare le performance (magari chiamarle attoriali mi sembra eccessivo) del nostro Siffredi ma temo che siamo anni luce lontani da qualsiasi logica "didattica". O meglio se il fine è insegnare il kamasutra direi che siamo a cavallo ma se invece si vuole avvicinare alla sessualità dei ragazzini direi che non ci siamo proprio. La pornografia quando non presenta il sesso in modo ginnico / casuale, spesso lo tratta in modo violento o almeno in termini di sopraffazione (i giapponesi in primis) e questo pare stia provocando tutta una serie di episodi di violenza proprio tra adolescenti. Quindi bisogna fare esattamente il contrario che invitare Rocco Siffredi (non me ne voglia), bisogna far passare il messaggio che quello che vedi (sin troppo facilmente) su Internet è una pura finzione. Quindi ha fatto bene il misterioso preside a cancellare la "lectio magistralis" del porno attore.
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