mercoledì 15 luglio 2015

Tale of two cities

Fosse vivo oggi Dickens avrebbe certo materiale per "riscrivere" il suo celebre romanzo e invece sono molto più modestamente io a commentare le vicende di Roma e Milano. Per chi fosse "lontano" dai notiziari vi sono state le quasi contemporanee dimissioni dei vice sindaci delle due principali città italiane. Le situazioni alle spalle sono ben diverse : Roma è uno città sull'orlo dello sfascio mentre a Milano le cose funzionano per la maggior parte ma sono entrambe rette da una giunta di centro sinistra ed entrambe le giunte sono sull'orlo di una crisi di nervi. Forse proprio perché sono di sinistra si spiega tutta questa "agitazione". Come ho già detto siamo nell'era del post : moderno, ideologico e quant'altro. Oggi parlare di destra e di sinistra come ho sentito fare fino alla nausea negli anni 70 (no, il dibattito no!) non ha più senso eppure qualcosa resta delle vecchie "divisioni". A sinistra si litiga a destra no! Per cui una parte del PD se ne va tra le braccia della nuova formazione di Vendola, Syriza (il partito greco al governo) si spacca, la sinistra francese è a pezzi. Applicando la teoria il Movimento 5Stelle è di sinistra viste le numerose fronde interne (anche se la diarchia Grillo Casalegno non è molto democratica temo) mentre la Lega è di destra. In effetti il partito del felpato Salvini non mostra nessuna "crepa" anzi l'unico fedele alla "vecchia" linea, Marco Reguzzoni, è stato fatto fuori senza troppi clamori e soprattutto senza che nessuno facesse casino. Non a caso la Lega si è alleata con il Fronte Nazionale della bionda Marine Le Pen che si dichiara di destra (e direi a pieno diritto). Quindi questa è la post politica? Forse comunque speriamo che prima o poi passeremo da qualcosa di post ,che suona troppo simile a past (passato), a qualcosa di neo che non significherà inventare qualcosa di completamente nuovo ma almeno innovare un pregresso.

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