martedì 14 luglio 2015

Referendum

Ho più volte espresso dei dubbi sulla validità dei referendum. Non che non sia uno strumento democratico, ma l'ho visto usato troppe volte per questioni troppo "tecniche". Nel caso specifico italiano abbiamo solo il referendum abrogativo per cui abbiamo visto in passato come la "semplice" abrogazione di una legge crei dei mostri, come sarebbe stato il caso del referendum sul sistema elettorale. Ma è uno strumento valido quando si parli di temi un po' più "generali" come divorzio, nucleare. E poi non dimentichiamo che viviamo in una democrazia rappresentativa (almeno questa è la teoria) quindi che sti c...o di politici facciano il loro mestiere (visto che sono pure lautamente pagati). Ma il referendum oggetto di questo post è sempre quello greco, di cui ho già parlato per lamentare l'ennesima debacle delle sedicenti aziende di sondaggi. Ora credo che questo referendum sia stato inutile (e vabbé tanto di soldi ne hanno già sperperati tanti) ma soprattutto dannoso. Inutile perché ha semplicemente riconfermato la fiducia al governo Tsipras (che ha raccolto anche i voti di "Alba dorata" badate bene), governo eletto proprio grazie alla promessa che avrebbe ridiscusso il debito. Dannoso perché alla fine i greci si sono beccati una serie di manovre ben peggiori di quelle a cui hanno detto no pochi giorni orsono. Certo hanno ricevuto la promessa di aiuti per oltre 80 miliardi ma gli costeranno davvero cari. Forse è il caso di introdurre sulla televisione greca il personaggio sopra raffigurato.......

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