Da una semplice pagina Facebook è diventata una notizia che è rimbalzata su parecchi giornali anche a tiratura nazionale, colpa forse del fatto che dei c...i di Berlusconi forse il paese (a parte i famosi 8 milioni di eletttori) non ne può più ! Parlo ovviamente della "simpatica" stangata che si sono presi 7 turisti romani : per un 4 caffe (di cui uni corretto) 3 amari 100,80 Euro ! Bisogna rammentare che per il caffè in questione, sito in piazza San Marco, si pagano 6 Euro per la musica dal vivo, una sorta di biglietto all'ingresso. Ripeto forse la penuria di vere notizie ha fatto si che questa non notizia facesse il "giro" dei quotidiani ma davvero non vedo il caso. I prezzi sono ben scritti sui listini e i turisti sono italiani quindi non si tratta dei classici giapponesi fregati alla grande (cosa che succede spesso proprio a Roma patria dei nostri 7 "eroi"). Per cui non stiamo esattamente parlando di circonvenzione di incapace ma di qualcuno che ha voluto fare l'americano (Sordi dove sei?) ma ha scoperto che per fare gli americani ci vogliono i dollari (e tanti). Se poi vogliamo metterla sul piano della immoralità di certi prezzi allora siamo al ridicolo : tutto il nostro mondo si basa su prezzi che sono slegati dal valore intrinseco, sono "sic et simpliciter" il prezzo che qualche esperto di marketing pensa che la gente sia in grado di pagare. Vale per le borse (di plastica) di Louis Vitton, per i telefonini, per i jeans o le t-shirt firmate. "Se chiedete il prezzo non fa per voi" era lo slogan (paradossale ovvio) della Rolls Royce ma riassume bene la situazione. Nel caso specifico di Venezia ho già detto che il turismo democratico la sta affondando per cui, allo stato attuale delle cose, alzare i prezzi è l'unica barriera possibile (e forse più efficace del MOSE) anche se non è così semplice la questione.
PS nei giorni successivi un giornalista (credo di Repubblica) è andato ad intervistare il proprietario del caffè incriminato e sapete cosa ha scoperto ? Che i tavolini erano pieni !
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