venerdì 28 dicembre 2012

Montagna

Il vecchio proverbio "se la montagna non va da Maometto etc" penso di possa applicare alla nostra attuale situazione politica. Basta sostituire montagna con Monti ed il gioco è fatto (direi che Maometto è il terzo polo ma non vorrei rischiare la blasfemia)! Alla fine il professore ha sciolto le riserve ed è sceso in campo, pardon, è salito in politica. Francamente tutto questo gioco filologico sulla salita anziché la discesa mi è sembrato davvero stucchevole ed infatti ha permesso al Silvio di fare l'ennesima esternazione nella quale dichiarava che essendo di rango superiore (ai politici direi) per lui si è trattato di una discesa , di un abbassarsi cosa di cui gli italiani dovrebbero essergli eternamente grati (commenti inutili). Ma andiamo alla montagna anzi a Monti, alla fine non ha fatto il Cincinnato ma non si candida o meglio lascia che siano i centristi a richiederlo a gran voce ma alla "chiamata" non si sottrarrebbe. Ormai l'unico punto rimasto oscuro è se concederà di usare il suo nome nel simbolo. Un po' di delusione io l'ho provata perché francamente tutto questo set , dalle scelte lessicali alla pseudo candidatura, sembra davvero un giochino fatto però sulla nostra pelle (e le nostre tasche). Non posso negare che il professore ci abbia tirato fuori per le orecchie da una situazione difficile anzi quasi catastrofica e , soprattutto, ci abbia "regalato" un anno senza il Silvio ma ora il sistema deve ricominciare a funzionare ed allora o ci si sporca le mani oppure si lascia perdere. 

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