mercoledì 19 dicembre 2012

Immobili

Quello che vediamo sopra è l'andamento delle transazioni immobiliari che pare arriverà nel 2012 a segnare -25%. Il dato piuttosto eclatante ha stimolato l'inserto Affari e Finanza di Repubblica del lunedì a pubblicare uno "special" con il minatorio titolo : "Italia una paese in affitto", impreziosito da una commento di Michele Serra, il mio riconosciuto (da me ovvio) maestro. Ora la prima cosa dell'articolo che non mi ha convinto era l'affermazione che il nord Europa , notoriamente più avanzato, era più propenso all'affitto che al possesso. Spulciando la tabella allegata all'articolo si evinceva che Germania, Francia , Olanda e Austria (non rammento la Danimarca) erano in effetti più per l'affitto (con la Germania record assoluto europeo con solo il 42% di proprietari contro il nostro 72%) la Svezia "neutra" ma se si guardava a Belgio, Finlandia, Norvegia , Irlanda e last but not least Inghilterra erano tutti per la proprietà. Ora caro Serra questi paesi sono anche essi "avanzati", forse anziché di nord Europa era meglio parlare di mitteleuropa. In ogni caso anche il crollo del mercato da solo non giustifica il ritorno all'affitto anche perché è facile immaginare che molte delle transazioni "mancanti" siano di seconde case in luoghi di villeggiatura. Resta il fatto che quasi 3 italiani su 4 vivano in casa di proprietà quindi siamo ancora un po' lontani dal "paese in affitto".

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