L'ISTAT ha appena pubblicato i dati dell'ultimo censimento da cui risulta che nella nostra penisola ci vivono in quasi 60 milioni (per gli amanti della precisione vedi). Siamo tanti, visto il territorio, una "folla oceanica" per usare espressioni ormai desuete (fortunatamente). L'ISTAT da ulteriori dati come quello dell'aumento degli stranieri e degli ultra 65enni. Tutto sommato basta prendere un tram e lo si vede da soli ma giusto quantificarlo. Il dato che più mi ha colpito è che dal 2001 la popolazione è cresciuta solo del 4.3%. Ora mi chiedo se le costruzioni, quelle che hanno eroso suolo prima non costruito sono state "solo" il 4.3% ! Dubito anzi temo il valore sia ben più alto (non sono riuscito a trovare un vero numero chi lo avesse...). Quindi vuol dire che stiamo vivendo con maggiori metri quadri a disposizione, e questo di per se stesso potrebbe essere accettabile, ma se consideriamo l'invenduto e lo sfitto ci si rende conto che in realtà abbiamo sacrificato al dio dell'edilizia un bel po' del "prezioso" territorio. Forse bisogna davvero dire basta al cemento (almeno quello che distrugge suolo); a Firenze hanno varato un piano regolatore a "volume zero". Come mai? Perché Firenze ha scarsità di suolo, problemi idrogeologici e , last but not least, un patrimonio artistico unico. Ma non vi sembra il ritratto di gran parte dell'Italia?
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