Si avvicina la "fatidica" data degli Oscar ed e' giusto parlare di cinema ed in particolare di un problema che affligge il cinema: la pirateria. Le case produttrici sono anni che tuonano contro questa pratica ottenendo interventi legislativi, da parte di vari governi, come ACTA oppure HADOPI. Ma poi arriva questo paper che sembra contraddire le citate case produttrici. In sintesi, per i soliti pigri, il documento afferma che la vendita di biglietti non e' scalfita dalla pirateria! Da scaricatore (chi è senza peccato scagli la prima pietra) tiro un sospiro di sollievo ma ad una più attenta disanima mi sorge un dubbio anzi due. Primo : forse nel Minnesota circola roba buona secondo : il mercato americano è tipicamente il mercato di debutto dei film quindi non hai metodi "facili" per ottenere un film da mettere in rete. Mi spiego: senza il rilascio di un DVD o BluRay occorre andare in sala con una videocamera rischiando di essere beccati con conseguenze a dir poco spiacevoli; esistono metodi che interferiscono con le videocamere ed in ogni caso il risultato finale in termini di qualita audio e video lascia spesso a desiderare. Una volta , invece, che il film e' stato distribuito in home video tutto diventa clamorosamente facile, a rischio praticamente zero e con pure la garanzia di buona qualita'. Spesso i film americani vengono immessi nel circuito home addirittura prima che escano al cinema in molti paesi e così il tutto si spiega.
Caspita sono diventato un ricercatore universitario!
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