giovedì 23 febbraio 2012

Franceschini

E chi sono io per osare criticare uno dei mostri sacri del giornalismo italiano (nonché blogger) ? Eppure , eppure : nella Repubblica (cartacea ebbene si leggo ancora la carta stampata) di sabato 18 febbraio vi era un articolo del nostro Enrico che parlava delle nuove sale cinematografiche che propongono il matrimonio tra cinema e ristorazione. Un matrimonio che "non s'ha da fare" direi io ma ammetto di non essere la persona giusta per discernere su questo argomento (ed inoltre ho già fatto un post). Il punto è che l'articolo fa tutta una elencazione di location (con una focalizzazione eccessiva su Londra) dove è possibile godere di questa nuova forma di intrattenimento (mi pare che i geni del marketing abbiano coniato il termine mood = m(edia and f)ood ). Peccato che in nessun punto si parli di prezzi! Solo alla fine, parlando di una sala moscovita, la si definisce costosa ma chiosa con "se no che cinema per vip sarebbe?". Giusto ma quindi Franceschini ha assorbito perfettamente lo spirito Rolls Royce (rammento che vive a Londra) : "se chiedete il prezzo non fa per voi". O forse è abituato ad essere invitato quindi, beato lui, non sa nulla di prezzi!
PS insieme all'articolo vi era anche una simpatica mappa mondiale che riportava tutta una serie di località dove trovare appunto una di queste sale vip. Curiosamente solo per una sala a Chicago, la "Show Place Icon Theater" (alla faccia della concisione) era riportato il prezzo : per la "vip experience" ossia cinema + cena + parking bisogna esborsare 15 dollari. 15 dollari?! In un paese dove il cinema ne costa 10 questa sarebbe la cifra necessaria e sufficiente per diventare vip? 

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