venerdì 5 giugno 2020

Lettera43


Da qualche giorno ha terminato le pubblicazioni il sito "Lettera43", fondato quasi 10 anni fa da un gruppo di giornalisti e imprenditori tra cui Fabio Arpe (oggi mi sembra un po' sparito ma visti i suoi guai giudiziari ...), ad ogni buon conto la storia la trovate nella solita Wikipedia. Non lo leggevo regolarmente però spesso e lo trovavo molto interessante soprattutto per la parte economica. Peccato, davvero. Temo che la storia di questo sito sia o sarà il paradigma di molte altre situazioni dove il covid-19 ha dato il colpo di grazia a realtà già traballanti. Temo che la crisi economica che arriverà sarà molto cattiva e molti invocheranno interventi delle amministrazioni (locali e centrali). Ed è tutto giusto ma bisognerà temo distinguere tra le varie situazioni, perché non ha senso sovvenzionare qualcosa che non funzionava neppure ante pandemia. Mi rendo conto che è un discorso ai limiti della crudeltà ma soprattutto di difficile attuazione in quanto presupporrebbe una discrezionalità pericolosa ed allungherebbe i tempi di erogazione dei vari aiuti. Per cui molto probabilmente arriveranno (ma arrivano?) soldi a pioggia (la teoria economica dell'elicottero) senza troppo distinguere. Forse è davvero l'unico modo, peccato che questo sito non ne potrà beneficiare.

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