Benvenuti nell'Italia delle autonomie. Per carità non ho certo nostalgia dei romani arroganti e legulei ma ogni medaglia ha due facce, e bisogna sempre sperare nella faccia "buona", ma andiamo con ordine. In Veneto SuperZaia ha abolito le mascherine nel momento in cui si è all'aperto, in pratica la movida non è più un problema (anche se fino a qualche giorno or sono lo era). Ma se questo è un rischio calcolato, ben peggiore è quello che si è preso il Mascherina quando dichiara a "MilanoToday" che invece le mascherine rimarranno in Lombardia fino alla scoperta di un vaccino. Ora abbiamo capito che la scienza e i vertici di Regione Lombardia hanno seri problemi di convivenza : prima l'assessore Gallera, con un ragionamento che farebbe forse rabbrividire Jair Bolsonaro, proclama che per infettarlo ci vogliono ben due malati, oggi il presidente che promette ai quasi 11 milioni di lombardi che porteranno la mascherina chissà fino a quando. Perché la storia del vaccino è molto complicata e con tempistiche incerte. Pensare che noi ci terremo la mascherina fino al 2021 mentre i nostri confinanti veneti seduti a farsi uno spritz ci compiangeranno (o anche peggio) è davvero triste. Forse su questa storia del vaccino occorrerebbe davvero una moratoria perché è molto difficile si avrà un vaccino a settembre per cui una affermazione come quella del Mascherina è improvvida. Basti pensare al recente lancio nello spazio fatto dalla creatura di Elon Musk, bravo ma solo quattro anni di ritardo. E per non parlare sempre male degli amministratori lombardi vorrei far notare l'atteggiamento molto morbido di SuperZaia nei confronti dell'Austria la quale ha sbarrato i confini mentre con la Grecia (che comunque permette un accesso) i toni erano molto più alti. Eppure l'Austria dovrebbe "volerci bene" visti i soldi che molti veneti in sella alle loro Audi vi hanno portato, in virtù di un sistema bancario un po' elvetico. O forse è proprio questo il motivo della sua cautela.
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