Abbiamo già parlato della anomalia italiana (ma anche spagnola attenzione) dei Verdi. In un momento in cui vi è un ritorno (in Europa) della attenzione alle tematiche ambientali per cui in alcuni paesi i Verdi sono diventati un partito "a doppia cifra", nella nostra penisola sono al 2%. Farglielo notare però forse non è un atto particolarmente garbato soprattutto se si fanno portatori di una giusta istanza. Mi riferisco alla polemica, piuttosto dura, tra il sindaco di Milano, Beppe Sala ed appunto i verdi milanesi sull'abbattimento di 35 alberi che serviranno a far posto alla nuova facoltà di chimica. Siccome gli alberi sono stati già abbattuti poco si poteva fare oltre a chiedere al sindaco di scusarsi il quale ha respinto al mittente la richiesta chiedendo a loro di scusarsi per essere dei nani, comunque tutto spiegato qui. Mi sembra che si tutti si debbano dare una calmata. Ma è pur vero che ormai Milano ha una fama di città dove tutto funziona ma la realtà è un po' diversa. Siamo a gennaio, forse uno dei mesi peggiori, ove la mancanza di precipitazioni (cosa assolutamente normale) fa salire le polveri sottili e dopo anni (per non dire decenni) siamo ancora in attesa ... della pioggia. Va bene tutti gli "storytelling" su quanto è brava Milano ma cosa facciamo? Qualche bus elettrico serve solo per gli annunci, ci vuole ben altro ma per ora non esiste neppure un obiettivo di lungo periodo. Certo quei 35 alberi sono anche essi una goccia ma le istanze, se corrette, possono essere ascoltate anche se provengono da una piccola formazione (non parliamo poi di un blogger).
PS nell'articolo si dice che verranno piantati 400 alberi al posto dei 35. Ma quante volte ho già sentito questa storia? Dovrei ormai vivere in un bosco ma francamente non me ne sono accorto. Peraltro qualcuno si ricorda del progetto di Renzo Piano per Milano che prevedeva addirittura 90 mila alberi. Beh se volete farvi del male guardate qui
Nessun commento:
Posta un commento