Non sto parlando della nota associazione di "cervelloni" ma di una modesta e molto più prosaica mensa scolastica. In particolare quella di Minerbe, provincia di Verona, dove il sindaco (leghista) ha deciso che ad una bimba, in arretrato con il pagamento della retta per la mensa, venissero dati tonno e biscotti invece del pranzo. Ho trovato questo articolo che una volta tanto mette nero su bianco un po' di numeri, tanto per capirci meglio. Allora il buono pasto costa 5,20 Euro non esattamente uno scherzo, fanno un centinaio abbondante di Euro al mese. Ma sono previste riduzioni per situazioni di necessità nell'ordine del 40% o 50% ma non la gratuità. Sembra che la famiglia della piccola non abbia neppure voluto "pagare" tramite lavori socialmente utili e quindi è scattata la tagliola. Ma l'articolo parla di 30 morosi su 200 utenti per cui siamo al 15% di non paganti. Forse un numero che rischia di compromettere il servizio erogato e peraltro rende un po' inutile chi ha attaccato il sindaco chiedendogli di pagare lui, perché il problema non è solo di questa bimba. Dovevano chiedergli se la "punizione" era stata comminata solo a questa bimba, che guarda caso è straniera, quella si era la domanda visto il "colore" politico del sindaco. Che comunque con il can can mediatico che ha sollevato ha risolto il suo problema visto che il calciatore Andrea Candreva si è offerto di pagare la mensa, ma a tutti i bambini è questo merita un encomio perché se è un granello per uno che guadagna un paio di milioni a stagione è pur vero che il Sahara è fatto di granelli. Encomio anche a Repubblica che ha riportato questo dettaglio di non poco conto.
Ps ma non vi è stata una sentenza (vedi) che ha sancito il diritto di portarsi il pasto da casa? Allora ? Tanto rumore per nulla ?
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