lunedì 5 novembre 2018

Ahi

Ma cosa succede? Marco Travaglio de "Il Fatto Quoitidiano" ha bollato come "infantile" Giggino Di Maio (vedi). Vero è che il semi leader del M5S è molto giovane ma infantile non è un complimento. Ma che sia proprio una testata storicamente amica del M5S a puntare il dito è, come si dice oggi, tanta roba. Ma vediamo cosa ha scatenato la furia giacobina di Marco Travaglio : le parole di Giggino contro Mario Draghi, il governatore della BCE. Davvero un autogol e vediamo perché a mio avviso. Primo, Mario Draghi ha sempre aiutato l'Italia, attirandosi anche (come ovvio) critiche dovute al fatto che italiano lo è. Vero è che il suo principale "aiuto" si chiama "quantitative easing" e non ha aiutato solo l'Italia, ma certo la nostra penisola è stata una delle beneficiare maggiori. Quindi solo per, diciamo, gratitudine meglio non polemizzare. Secondo, ha ragione da vendere Travaglio quando ricorda che Draghi non è in campagna elettorale come lo sono i "rotweiller" (sua, di Travaglio, definizione) europei alla Junker e compagnia cantante quindi si presuppone un certo distacco e quindi di nuovo meglio evitare scontri. Direi alloara che il nostro Giggino ha fatto un mezzo (?) passo falso anche se non sono molto d'accordo con "Il Fatto" quando dice che Draghi ha addirittura avallato la manovra del governo. Non mi è sembrato, diciamo che non la ha bocciata ma conveniva a Giggino sposare questa linea ed al massimo costringere Draghi ad uscire allo scoperto (ammesso che gli interessi). Invece no, ha scelto di alzare la voce. Ma il gemito di dolore che titola questo post non è per questa buccia di banana, ma per il fatto che il M5S sta consegnando l'Italia a Salvini (peraltro nemico pubblico numero uno per "Il Fatto", basta guardare le loro copertine). Questo scontro con Draghi potrebbe essere solo la classica goccia che fa traboccare il vaso che è ovviamente già pieno. Tap, Muos e anche la Tav e poi parliamo di reddito di cittadinanza e pensioni d'oro, quante promesse non sono state mantenute? A'nche Salvini non scherza (non aveva promesso di togliere le accise dalla benzina) ma tanto lui ha sempre quattro immigrati da usare come il bastoncino di uno sciamano. Adesso di occupa pure di ecologia avendo trovato il colpevole di quanto successo in Veneto (regione saldamente in mano alla Lega) negli ambientalisti da salotto. Certo se al posto degli alberi ci fossero state delle villette a schiera per il giusto riposo dei guerrieri padani nulla sarebbe successo. Ahi, forse più che un gemito è un grido.

Nessun commento:

Posta un commento