70 anni fa vi è stato (come dice giustamente Wikipedia) uno dei fatti più importanti della storia dell'uomo : i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki (la seconda per soli 3 giorni corre il rischio di essere dimenticata). Proprio in questi giorni il presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, ha lanciato il suo "manifesto" contro il gas serra annunciando una riduzione di oltre il 30% delle emissioni per il 2030. Una delle chiavi per ottenere il risultato passa attraverso l'energia atomica. Non so se gli spin doctor di Obama hanno colto la coincidenza oppure è addirittura voluto ma occorre fare alcune considerazioni. Obama non potrà essere rieletto quindi impegnarsi per il 2030 è più un testamento che un impegno. Tra poche settimane il presidente entrerà nella fase in cui ha poteri solo relativi al disbrigo della ordinaria amministrazione per cui tutto è nelle mani del nuovo presidente e potete scommettere che se i repubblicani vincono (un bel guaio comunque) questo manifesto diventerà carta straccia. Ma resta il punto di una amministrazione che di fatto rilancia sul nucleare. I fan ad ogni costo si Obama difendono la scelta atomica e come ha detto Gianni Ridotta su "La Stampa" : "questa è una dimostrazione di pragmatismo ". Può essere ma solo qualche anno fa il pragmatico Obama diede via allo sfruttamento dello "shale oil" attraverso il "fracking" di cui ho già parlato (male). Il risultato fu un disastro ambientale ed economico (anche se a noi europei è andata non illudiamoci troppo). Ma cercare di modificare i comportamenti di una nazione che consuma troppa acqua, troppo cibo, troppa energia non è pragmatico ma solo suicida (da un punto di vista elettorale).
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