La nostra "cara" (ricordo che il signore di bassa statura che vuole rimborsarci l'IMU ha salvato con i soldi pubblici il carrozzone sopra effigiato) compagnia di bandiera è nell'occhio del ciclone per l'incidente successo recentemente a Fiumicino. Grande scalpore ha suscitato poi la notizia che era stato rimosso il logo Alitalia dall'aeromobile . Ora leggendo il Corriere sembra che la rimozione del logo incriminato sia stata autorizzata da un magistrato (come sempre anonimo chissà perché). E allora delle due l'una : o questo magistrato vive in una mansarda e alzandosi si è preso una testata oppure la cosa è prassi e quindi inutile scatenarsi con mail/post/tweet/ e quant'altro (non ci bastava la catena di Sant'Antonio relativa a Whatsapp?). Ma al di là del caso del logo resta certo il problema della sicurezza dei viaggi aerei. Siamo alle solite : certi costi non possono essere compressi quindi alla fine per mantenere in buono stato degli aerei occorrono soldi. Certo i casi RyanAir / Verona ci fanno capire come funzionano (talvolta) le cose ma forse tutto il tema dei voli low cost (e della proliferazione degli scali) andrebbe probabilmente un po' rivisto al rialzo (nel senso di prezzi). Molti diranno che sto dicendo una banalità ma con certi prezzi dei biglietti aerei non si paga neppure il carburante figuriamoci l'equipaggio o la menutenzione quindi...
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