Forse la famosa (?) espressione di Cicerone ("O tempora o mores") si potrebbe applicare anche oggi ! Era il 2007 e il sopra effigiato (e passato a miglior vita) Tomaso Padoa Schioppa fustigava i giovani italiani definendoli "bamboccioni". Non so che cosa possa dire la prestigiosa Accademia della Crusca sulla correttezza del termine ma dopo soli 5 anni il ministro Elsa Fornero è tornata sull'argomento usando , questa volta, il termine "choosy" che sposta più l'accento sulla scarsa capacità di adattamento dei giovani, ma cara Elsa il nostro "schizzinosi" proprio non ci stava? Ma questi sono i nostri tempi (caro Cicerone) e basta ascoltare un comizio di Renzi per capire che tra inglese e acronimi vari la lingua italiana rischia la rottamazione. Ma filologia a parte non sono in disaccordo con i due oratori : esiste di sicuro un problema nel sistema italiano che tiene troppo a lungo i giovani in casa. Ovvio che il problema non è del tutto ascrivibile ai giovani stessi ma visto che loro sono il futuro (fosse solo per ragioni anagrafiche) devono appunto preoccuparsi di non compromettersi (troppo) il loro avvenire. Il discorso è troppo lungo per un post ma l'indipendenza è un bene prezioso ma è meglio (ossia è più facile) conquistarlo quando si è ancora "flessibili".
PS parlo dei giovani italiani ma mi ricordo un film francese di qualche anno fa , "Tanguy" , forse che anche i nostri cugini transalpini.......
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