lunedì 31 gennaio 2022

Usato

Francamente questo è il primo pensiero che ho avuto quando ho scoperto che il "nuovo" presidente della Repubblica Italiana era Sergio Mattarella. Per carità ho sempre trovato Mattarella una persona degna di quella carica, ancorché un po' grigia (ma di buontemponi ne abbiamo già troppi peraltro). Però qualcosa non funziona. C'è stata una settimana (quasi) di teatrino (o forse meglio definirlo circo) che non lasciava intravedere la minima possibilità di arrivare al famigerato quorum. Poi una chiacchierata di mezz'ora tra Draghi e Mattarella faceva il miracolo. Forse il termine è eccessivo ma giova ricordare che il nostro buon Sergio aveva detto da mesi che non voleva restare al Quirinale. Poi come una sorta di Cincinnato repubblicano ha accettato il secondo mandato. Fin troppo facile pensare che il suo secondo mandato terminerà con le elezioni del 2023. Come ho detto apprezzo la persona di Mattarella come quella di Draghi ma, lo dico obtorto collo, la politica deve tornare a funzionare e con quelle elezioni bisognerà pur decidere le sorti della Repubblica Italiana, al netto della emergenza pandemia. 

 

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