sabato 12 dicembre 2020

Notizia

In questo periodo (ormai sin troppo lungo) abbondano le "fake news", le notizie false o tendenziose, ma occorre stare attenti anche a quelle notizie che pur nella loro neutralità possono essere fuorvianti. L'esempio me lo ha dato il sito "Ansa" con questa notizia che titola : "Terapie intensive al collasso a Stoccolma, piene al 99%" e con un sottotitolo : "Autorità sanitarie: 'Non assembratevi. Conseguenze orribili'". Insomma abbastanza di impatto anche se la mia prima reazione è stata un bel dito medio alzato. Ricordo (per coloro i quali sono stati sulla base in Antartide) che la Svezia è praticamente l'unico paese al mondo a non aver fatto (quasi) nulla contro la pandemia quindi se adesso di trovano le terapie piene, come direbbero gli americani : "a taste of their own medicine". Ma leggendo l'articolo bisogna fare qualche considerazione che purtroppo l'articolista non fa. Allora si dice che dall'inizio della pandemia la Svezia ha portato la capacità delle terapie intensive della capitale Stoccolma a 160 letti. Capirai, la Lombardia, che ha una popolazione di circa 10 milioni quindi poco meno dei 10,23 della Svezia, aveva alla data del 11/12/20 ben 733 letti occupati nelle terapie intensive su un totale di 1336 mentre il Veneto vanta 1000 posti con meno della metà della popolazione svedese. E l'Italia non è la Germania che è il paese europeo con la miglior percentuale di posti in terapia per abitanti. Queste cose andrebbero dette come il fatto che chi ha lanciato il "disperato" appello non è neppure Anders Tegnell, l'epidemiologo contrario al lock down che a meta ottobre ha sentenziato : "così abbiamo scongiurato la seconda ondata". Non chiedo un approfondimento sulla strategia svedese ma un filo più di contesto sarebbe stato utile.

 

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