Da sua stessa dichiarazione il Mascherina non ha nulla da rimproverarsi, anzi dice di dormire sonni tranquilli (vedi), beato lui. Beh certo dopo la "vittoria" strappata al governo fantoccio di Giuseppe Conte una certa qual soddisfazione ci sta, ma adesso arriva il momento difficile perché un conto è farsi equiparare alla Basilicata (sto parlando in termini epidemiologici) un conto sarà dimostrare nei prossimi giorni che la Lombardia è davvero pronta per la riapertura. Sarà davvero importante quindi avere sotto controllo la situazione, cosa che si può fare solo tramite i tamponi. Come il nostro Mascherina afferma in questa altra intervista, lui farebbe un milione di tamponi al giorno ma non ci sono i reagenti e la colpa di chi è? Mica sua ovvio ma di quel cattivone di Arcuri, il commissario preposto alla emergenza, che invece di procurarsi i reagenti gioca con la app Immuni (e pare vinca sempre). Quindi caro Mascherina non puoi farci niente, sono solo 3 mesi che stiamo facendo tamponi ed era forse il caso di trovare soluzioni per effettuarne di più, magari ti bastava un whatsapp al tuo collega Zaia ma la realtà è anche peggiore. Nella intervista citata il nostro afferma perentorio : "nessuno ha fatto più tamponi di noi"! Vero ne risultano 580 mila ma il Veneto ci "tallona" con 530 mila. Forse a giocare con i numeri non sei troppo bravo (essendo un avvocato?) visto che il Veneto ha meno della metà della nostra popolazione e meno di un quarto dei contagi. Ma non basta : guardiamo il dato dei tamponi di domenica 17 maggio, giornata topica visto che lunedì finiva di fatto il lockdown. Come ovvio se ne fanno di meno (hanno diritto a tirare il fiato anche i tecnici dei laboratori) ma vediamo cosa dice "IlSole24Ore" noto sito comunista e fomentatore d'odio : tamponi Veneto = 6433 Lombardia = 5078. E poi ci dicono che la situazione è in miglioramento, cosa che ritengo vera ma non si può affermarla con questo tipo di rilevazioni. Dormi pure Mascherina, anche io vorrei fare un bel sonno ma al mio risveglio vorrei trovarmi in una Lombardia diversa.
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