Da milanese non potevo "esimermi" dal commentare l'"affaire" Navigli. Giusto per i distratti giovedì 7 maggio vi è stata la "prova" generale del ritorno della movida. In pratica simpatici capannelli di gente, molti dei quali senza mascherina (e ti voglio vedere bere e fumare con). Ovvie le reazioni per lo più negative, qualcuno ha detto che la profondità di campo aumentava la sensazione di affollamento ma sono cazzate, la gente si è riversata sui Navigli in una sorta di festa per la fase 2. Eh già perché siamo a pochi giorni dalla partenza della fase 2 e siamo ben lontani dal ritorno alla normalità. La Lombardia conta quasi la metà di tutti i nuovi contagi, ha vinto tutti i premi : contagi, decessi e quant'altro quindi la nostra fase 2 è estremamente "fragile" ed è inutile che il Mascherina (il nostro ineffabile Presidente) si affanni a rincorrere il suo collega Zaia, noi siamo la zona rossa della nazione (tanto per citare i cugini francesi). Premesso questo era chiaro che la gente (quale poi?) dopo due mesi di arresti domiciliari aveva voglia di uscire ma questo non è possibile in modalità "liberi tutti". E tornando alle reazioni mi ha negativamente stupito quella del mio sindaco, Beppe Sala, che si è definito "incazzato" (parole sue). Immagino che volesse dire che era arrabbiato con sé stesso perché, mi duole dirlo, ha una notevole parte di colpa in quello che è successo. Riconosco che non è facile vivere in una realtà in cui ci hanno fracassato i cosiddetti con il tormentone "c'è troppa gente in giro" del duo Mascherina, Gallera e poi di punto in bianco "siamo pronti a riaprire", ma era cosi difficile immaginare quanto poi è successo. Apprezzo l'operato del mio sindaco ma stavolta non ci siamo. Lui nel suo discorsetto (via Instagram ma di questo parliamo un'altra volta) ha citato "Grease" e "La La Land" ed io vorrei invece citare Pascal, quello della scommessa. Caro sindaco lei all'inizio della fase 2 ha voluto rivolgersi ai milanesi chiedendo loro di imitare gli svedesi ma Gamla Stan è un altro mondo (nel bene e nel male magari ci torniamo) e mal gliene incolse. Perché caro sindaco i controlli andavano fatti prima, andavano fatti subito. Per i motivi che ho sopra esposto la nostra fase 2 è fragile per cui vigili e polizia dovevano essere presenti da lunedì. In questa settimana sono uscito dal mio quartiere ed ho visto molta gente senza mascherina o con la mascherina abbassata (la similitudine con i pantaloni abbassati mi sembra azzeccata, grazie Marta) eppure le volanti o i vigili che passavano non si sono sognati di fermarsi a rimproverare i "trasgressori" figuriamoci multarli (eh si , esiste una ordinanza mica sono i consigli di Nonna Papera). Ma se fossero stati presenti sui Navigli molto probabilmente non si sarebbe fatta quella figuraccia in barba all'immagine di prima della classe che Milano vuole darsi. Davvero un errore sindaco, anche perché se i controlli si fossero rivelati inutili poco male, si sarebbe però fatto capire alla "gente" che non era il caso di fare il c...o che volevano.
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