Aveva appena parlato dell'assembramento che si era verificato al rientro di Silvia Romano di cui vedete una foto sopra. Ora qui è difficile fare speculazioni sull'uso dei grandangoli come qualche buontempone ha fatto per quello che si è verificato sui Navigli. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, aveva criticato i giornalisti dicendo che non sono permessi assembramenti e che questi ultimi non avevano sottolineato più di quel tanto il fatto. Immediata la replica (i giornalisti sono notoriamente dotati di epiteli molto sensibili) ma non quella che avrei voluto (già ma io non sono un giornalista). Secondo me il punto è che gli assembramenti non sono permessi ma il sindaco ha anche poteri di controllo, li eserciti, faccia rispettare le ordinanze. A parziale discolpa dei giornalisti bisogna notare l'abbondanza di mascherine indossate pure in maniera corretta. Ma i rappresentanti della stampa hanno invece usato ben altre motivazione : "non eravamo li per un aperitivo, stavamo lavorando". Eccoci alla faccia di quelli che pensano che il covid-19 ci possa migliorare, eccoci al solito "lasciateci lavorare". Una volta parlando con un vigile mi diceva che la principale scusa che adducevano quelli fermati alla guida con il cellulare in mano era appunto : "sto lavorando" (peraltro il vigile in questione rispondeva "anche io"). Proprio mentre scrivo il Mascherina, presidente di Regione Lombardia, sta definendo le linee guida per le riaperture di lunedì 18 maggio, data in cui dovrebbero ripartire molte attività a contatto con il pubblico. I ristoratori hanno già iniziato a lamentare l'impossibilità di rispettare le "linee guida" che pare saranno indicate dal governo. Quindi nel nome del "lasciateci lavorare" temo che uno dei principi cardine della lotta al covid-19, ossia il distanziamento, andrà a farsi benedire. E se in Basilicata poco male se i tavolini nei ristoranti non saranno ben distanziati, qui siamo in Lombardia, la regione simbolo della Lega. Quelli che si tolgono le mascherine in Parlamento ma intanto i numeri dicono che (noi lombardi) non stiamo uscendo da questa epidemia come raccontato qui. Vero che le terapie intensive si stanno svuotando ma tuttora stiamo aspettando un vero piano per tracciare la Regione onde capire a che punto siamo.
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