sabato 9 marzo 2019

Avevamo un vice primo ministro No Tav, Giggino Di Maio, e adesso abbiamo un vice primo ministro No Vax, Matteo Salvini. Non saprei quale divisa metterà questa volta il nostro Ministro dell'Intero che ora si occupa pure della sanità (per la formazione del Milan Gattuso attende istruzioni). Sta di fatto che adesso quei buontemponi dei No Vax hanno trovato una sponda "istituzionale". Chiaro che siamo in campagna elettorale e anche quei voti possono pesare. Purtroppo fino a ieri pensavo che la campagna elettorale in questione fosse quelle per le europee di fine maggio ma temo che ci sia il concreto rischio che si vada ad elezioni politiche in quanto la tenuta del governo è appesa ad un filo. O meglio questo governo è saldissimo basta che faccia quello che dice il nostro Matteo. La questione è quella della Tav dove le due anime del governo si stanno duramente confrontando. Sembra che la soluzione (chiamiamola così) sarà quella di non far partire lunedì i bandi (o capitolati che dir si voglia) usando la "clausola di dissolvenza" che in due parole significa che un governo può chiudere un cantiere indipendentemente da quanto scritto e pattuito. Pare che tale norma arrivi direttamente dal diritto francese e qui davvero si apre un siparietto davvero divertente perché al di là della adozione di questa norma parecchio discutibile, una delle mosse del governo sarebbe quella di chiamare ad un tavolo di trattative proprio i francesi. Il punto in discussione sarebbe il fatto che la Francia contribuisce meno alla Tav dell'Italia, ma questo deriva dai maggiori costi che i cugini transalpini sosterranno per collegare l'opera alle loro ferrovie. Ma tutto si può discutere soprattutto tra amici, ma facciamo un piccolo punto della situazione : Giggino Di Maio cerca di imparentarsi l'ala più dura del movimento "gilet jaune" mente Matteo Salvini si farebbe tutti i giorni un selfie con Marine Le Pen. Con queste premesse direi che chiamare il presidente francese, Emmanuel Macron,  per chiedergli dei soldi e tirarci fuori le castagne dal fuoco, sia una strategia assolutamente vincente.
Ps mentre scrivo Ansa ha emesso un dispaccio in cui conferma che i bandi sono bloccati (o rinviati vedete voi) ma non cancellati, un ennesimo rinvio e adesso la partita si sposta sul tavolo delle autonomie.

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