E il nostro ministro dell'Intero, Matteo Salvini, ha scoperto che la Cina non ha un mercato "libero" come lo intendiamo noi. Meglio tardi che mai, ma come ho già detto parlando di un rappresentante del PD, suona un po' ipocrita. D'altra parte nell'estremo Oriente (si usa ancora questa locuzione?) la libertà del mercato non è proprio ben metabolizzata, si veda anche il Giappone. Comunque consiglierei al buon Matteo di non esagerare visto che molti dei suoi elettori del Nord Est fanno affari con la Cina fregandosene. Ma ha fatto bene il presidente Sergio Mattarella a ricordare al suo omologo che i diritti civili laggiù sono un po' ,diciamo, compressi. In ogni caso è stato firmato un accordo piuttosto corposo che è di sicuro una boccata di ossigeno per il governo giallo verde. Addirittura sembra ci sia una compagnia aerea che potrebbe intervenire nella tragicomica vicenda Alitalia e questo sarebbe davvero un colpaccio. Ma su questo accordo si è "abbattuta" la disapprovazione del presidente francese che ha di certo ancora il dente avvelenato per la "liason" tra Giggino Di Maio e certi "gilet jeaune". Ma al di là di qualche rancore personale la sua obiezione, che con la Cina bisognerebbe trattare a livello europeo, ha più che un fondamento. Ma allora come la mettiamo con il faraonico progetto ferroviario che coinvolge una cittadina della ricca Germania, Duisburg (vedi) e che è già più che avviato? Non mi ricordo che ci sia stato tutto questo dibattito in seno alla UE. Potrei ricordare che una delle cause della prima guerra mondiale è stata la (mancata) costruzione della linea ferroviaria Berlino - Baghdad ma non voglio passare per iettatore. Comunque il problema dei rapporti con la Cina esiste ma dobbiamo farci una ragione del fatto che è destinata a diventare la prima potenza mondiale e quindi meglio averla amica. Io "tifo" per la Cina perché a differenza di arabi o indiani ha il nostro stesso dio, il denaro. Scherzi a parte (ma non troppo) preferisco un paese laico. E poi i cinesi sono corrotti e disordinati come noi per cui...
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