Mi rendo conto che i sindacati sono forse l'ultima fragile barriera che protegge chi lavora da un mercato sempre più aggressivo e povero di tutele. Ma se vogliono combattere una battaglia credo che abbiano scelto quella sbagliata. Mi riferisco alla polemica tra la Cgil ed il premier Matteo Renzi sulla rappresentazione della "Turandot" che dovrebbe tenersi in occasione dell'Expo. Peccato che si tratterebbe di farla il primo maggio e qui apriti cielo! Il primo maggio è sacro. Ma allora lo sarebbe anche il giorno dei morti o il venerdì santo , giorni in cui (una volta) i cinema restavano chiusi. I tempi sono cambiati cara Susanna (Camusso) e poi si parla di una concomitanza straordinaria. Inoltre resta anche la sgradevole impressione che si continui a tutelare chi di tutele ne ha già. Mi pare si chiamino caste. Chiedete a tutta la gente che lavora con la partita (visto che altrimenti non lavora del tutto) se per loro è "sacro" il primo maggio? Non voglio fare come Rampini che in un recente articolo esaltava il fatto che negli USA uno può lavorare quanto gli pare e quando gli pare (leggasi lavorare un casino) ma uno straordinario per l'Expo ci può anche stare. Chissà che atteggiamento pensa di tenere la Cgil se davvero arrivassero le olimpiadi a Roma nel 2024?
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