La recente apertura di un ristorante in viale Monte Nero mi ha suscitato alcune considerazioni che non si applicano, credo, alla sola realtà milanese. Il ristorante in questione ha una discreta capienza (oltre 120 coperti), è sito in una zona dove abbonda l'offerta (ci sono dagli etnici ai low-cost all you can eat) e , non ultimo, costa pure intorno ai 40/45 euro bevande escluse. Sembra davvero incredibile che in un periodo di crisi , direi abbastanza conclamata, si aprano in continuazione ristoranti e/o bar. Certo la gente vuole divertirsi e non pensare appunto alla crisi, i "bamboccioni" italiani vivendo con i genitori devono per forza trovare spazi esterni alla loro abitazione ma i soldi ? Ma forse il problema sta nel manico : molti di questi locali sono finanziati da soldi non esattamente leciti per cui possono affrontare lunghi periodi di avviamento per non dire essere costantemente in perdita. La finanza ne ha di lavoro da fare.
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