La vicenda di Julian Assange ossia il pasticcio di Wikileaks ha fatto balzare agli occhi di molti di noi lo stato dell'Ecuador che prima appunto del biondo divulgatore di segreti era (presumo) noto ai più per iguana (vedasi) e tartarughe. Ora Wikipedia riporta che lo stato sudamericano è al 64mo posto per PIL e addirittura al 93mo per PIL pro capite, quindi non è che stiamo parlando degli emirati arabi. Eppure grazie alla vicenda Assange si scopre che la loro ambasciata a Londra è sita dietro Harrods (Knightsbridge) , zona che costa uno sproposito anche per un europeo. Ora visto che in Italia si parla molto di "spending review" non è che scopriamo di avere un sacco di ambasciate e consolati in posizioni top? Dei costi della diplomazia si parla molto poco quindi adattando il famoso detto "ambasciator non porta spesa"?
Da cittadina italiana residente da diverso tempo all'estero non posso che confermare i dubbi sulle spese, la cui utilita' e' tutta da dimostrare, dell'apparato diplomatico italiano. Certe funzioni hanno senso in paesi difficili da raggoiungere, con situazioni politiche instabili, dove la necessita di un presidio e' essenziale, ma Germania, Svizzera, Francia ect .... e' un no comment
RispondiEliminaAmbasciate nei quartieri top, personale mandato apposta dall'italiana (in paesi dove trovare un italiano con competenze e' facilissimo), funzioni solo millantate e non gestite ... stendiamo un pietoso velo...
Ti ricordo comunque un tuo blog con un confronto fra lo stipendio dell'Ambasciatore italiano a Berlino e la Cancelliera