lunedì 20 luglio 2020

Cattedrali

Qualcuno ha detto che gli aeroporti sono le cattedrali del terzo millennio. Il che significa che l'aviazione civile è il Dio del millennio in cui viviamo. Certo si tratta di affermazione provocatoria ma non certo infondata. E in questa direzione si muove l'ultimo decreto della presidenza del consiglio che prevede di aumentare la capienza dei mezzi pubblici se i passeggeri sono rivolti tutti nella stessa direzione. Si potrebbe facilmente ironizzare sul fatto che quindi bisogna viaggiare come cavalli con il paraocchi, guai a parlare con il vicino. Ma venendo a considerazione più pratiche questa norma funziona male (o non funziona affatto) sui mezzi pubblici urbani che sono quelli più frequentati in assoluto. In compenso è perfetta per gli aerei dove appunto i passeggeri sono ben allineati (ma anche terribilmente vicini) e soprattutto rischi di passare ben più tempo che in una metropolitana. Ma come ho già detto gli aerei devono volare, basti pensare a cosa succede negli Stati Uniti dove il traffico aereo è stato limitato in modo molto blando (e tardivo). Bene e allora non vorrei di nuovo affibbiare il titolo di clown a questi dell'esecutivo (o ai loro esperti) ma cosa facciamo con le sale cinematografiche? Abbiamo persone che guardano tutte nella stessa direzione, tendenzialmente non parlano, restano sedute per diciamo un paio d'ore e hanno posti molto più distanziati che su un aereo. Quindi? Certo che i pesi in gioco sono ben diversi ed infatti non si parla nel nuovo decreto delle sale. Eppure ad inizio settembre ci dovrebbe essere il festival di Venezia e non si capisce ancora come funzionerà (anche perché super Zaia mi sembra leggermente in affanno). 

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