Consiglio di leggere questo post non recentissimo ma che dice qualcosa che già sospettavo : siamo rimasti a corto di idee. Per un appassionato di fantascienza come me era in realtà una certezza ma vederlo scritto da uno che è nettamente più giovane di me significa che non è solo un problema generazionale. Vero che il fenomeno internet e tutti i social media che ne sono derivati non sono stati pensati dagli autori della "golden Age" della fantascienza, vero che si ipotizzavano mega computer e invece oggi l'"intelligenza" è polverizzata nel "cloud" ma nello spazio non ci siamo (più), la fusione nucleare con la sua promessa di energia pulita e quasi illimitata è tanti, troppi anni avanti. Dobbiamo ancora caricare i nostri smartphone praticamente tutti i giorni mentre ancora bruceremo per lunghi anni idrocarburi per muovere auto e soprattutto camion. E non parliamo della ricerca medica : contro i virus non abbiamo quasi armi e solo alcune settimane fa un paio di aziende farmaceutiche (di quelle grosse) hanno annunciato che smetteranno di studiare farmaci contro l' Alzheimer, visto che ci hanno buttato un mare di soldi ma senza arrivare a nulla, ma proprio nulla. E allora cosa facciamo si chiede giustamente l'autore del post ? Ci disperiamo ? No dice lui perché il progresso (quello vero) è rallentato ma dietro l'angolo potrebbe esserci la svolta. Sarebbe bello intanto prendiamo atto del fatto che uno dei "sognatori" che dovrebbero essere il motore della ripartenza si sta "spegnendo". Parlo di Elon Musk, personaggio secondo me assai discutibile, che si è messo nei guai con la borsa americana per certi suoi comportamenti un po' troppo "disinvolti". Forse è un segno dei tempi di crisi.
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