lunedì 2 aprile 2018

Russia

L'amica Francesca qualche giorno fa, sollevava una questione relativa alla uccisione della spia russa a Londra. In pratica si chiedeva come Vladimir Putin (ormai più simile ad uno Zar che a un presidente) potesse sperare di farla franca. In effetti non parrebbero esserci dubbi e quindi? Quindi lei stessa mi segnalava un articolo di Vittori Zucconi che parlava della situazione della Russia, del tipo "Putin contro il resto del mondo". Molto probabilmente il gesto, a tutti gli effetti plateale, di uccidere la spia (o ex ormai in tutti i sensi) Sergei Kripal con il gas nervino (vedi) non è stato fatto per passare inosservato o per non essere riconducibile al nostro Vladimir, no il messaggio era chiaro : "posso colpirvi anche a Londra". Peraltro Londra assume una doppia valenza, non è solo una capitale europea ma è stata per anni il rifugio di russi, amici e nemici di Putin, che hanno portato fiumi di soldi ma si sono rivelati anche essere vicini di casa scomodi. Adesso il governo May vorrebbe disfarsene (a giocare su più tavoli nessuno batte gli inglesi) e questo aggiunge un ulteriore elemento di tensione con la Russia. La quale, vale la pena ricordare, è tuttora sotto sanzioni per le appropriazioni (indebite?) di Crimea e Donbass (sanzioni che il felpato Matteo Salvini non vede l'ora di togliere). In effetti sono d'accordo con la mia amica e in disaccordo con Zucconi, questo afferma che la maledizione della Russia è vincere le guerre e perdere la pace. Primo vincere guerre come quelle sopra citate non ci vuole nulla, molto più complesso è sempre quello che viene dopo e Putin non ha fatto nulla per rendere i processi di pace semplici. Siamo "semplicemente" di fronte ad un dittatore che per distrarre l'opinione pubblica dai problemi interni si crea tutta una serie di nemici esterni davanti ai quali chiamare a raccolta la nazione. Nulla di nuovo, visto e stravisto. Purtroppo la situazione mondiale offre ampio supporto a questa strategia.

1 commento:

  1. Magni, temo di essermi mal espressa .... io non sono così convinta che sia stato lui a tramare un omicicio così plateale.
    1. avrebbe potuto farlo quando voleva, perché adesso ?
    2. popolarità in patria ???? il livello di ignoranza nella popolazione russa regna sovrano sul resto del mondo .... bisognerebbe vedere come l'omicidio sia stato presentato dalle tv locali "abbiamo ucciso una spia" "una spia russa doppiogiochista è stata divinamente uccisa"
    3. "per distrarre l'opinione pubblica dai problemi interni si crea tutta una serie di nemici esterni" a che pro?
    4. l'eventuale effetto era plausibile(espulsioni, chiusura di sedi diplomatiche) che cosa ci guadagna ad isolarsi così?

    Le considerazioni di Zucconi sono interessanti ma incomplete.

    E' indiscutibile che Putin si senta zar ed abbia il mito della Grande Russia...ma qualcosa manca a chiudere il cerchio.

    cpotesse sperare di farla franca

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