Dobbiamo deciderci su cosa vogliamo veramente. Non si è ancora spento l'eco della notizia dell'estinzione dell'ultimo rinoceronte del Sudan, che mi sono imbattuto in questo articolo de "IlPost", sito che peraltro apprezzo molto ma in questo caso no. L'articolo (che riprende un servizio della BBC altro che la Rai) parla di un parco indiano in cui si possono trovare tigri, elefanti e soprattutto rinoceronti. Questi ultimi sono particolarmente a rischio di estinzione per la "solita" motivazione : la caccia spietata al loro corno teoricamente un elisir per la potenza sessuale maschile. Per fronteggiare la caccia di frodo, a partire dal 2014 le guardie forestali sono state dotate di armi con le quali ovviamente ingaggiare una guerra ai bracconieri. Risultato che ogni mese sono stati uccisi di media due bracconieri ma l'anno scorso la popolazione di rinoceronti ha avuto un aumento, dopo anni di decrescita. Quindi dove è il problema? Giusto dov'è? Stando all'articolo pare che le guardie forestali abbiano ucciso degli innocenti (in un parco?). L'articolo ad un certo punto afferma che nel 2015 i bracconieri uccisi risultavano più dei rinoceronti uccisi. Ma cosa vogliono intendere? Che i bracconieri possono essere uccisi solo in funzione dei rinoceronti massacrati? E in che proporzione ? 1 a 1 oppure questi buontemponi indiani potrebbero ispirarsi ai nazisti ed ammazzare 10 bracconieri ogni rinoceronte! Siamo un po' al ridicolo temo, quello che io voglio è che non si uccida neppure un rinoceronte e se ci sono dei morti rammentiamoci che il bracconaggio è una attività criminale e si spera che alla fine si stanchino di farsi ammazzare. Altrimenti continueremo a perdere in bio diversità per degli idioti che pensano solo al loro pisello (molle).
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