In un recente articolo, sul quotidiano "La Repubblica", Nicola Piovani tuonava contro la (sua definizione) musica passiva meglio nota (dico io) come muzak. Il tono mi sembrava forse un po' troppo polemico (senti chi parla) ma evidentemente il problema deve essere (o sembrare) grave visto che alcuni giorni dopo Michele Serra (il mio maestro) tornava sull'argomento nella sua amaca. Recentemente ho fatto alcuni voli e devo ammettere che la musichetta (davvero insulsa) diffusa prima del decollo e dopo l'atterraggio mi sembra inutile ed irritante. Soprattutto all'atterraggio visto che appena si tocca terra tutti hanno già il ditino sul tasto di accensione del cellulare e da quel momento parte una sinfonia fatti di note di accensione, beep per sms arrivati a cui seguono concitate telefonate tra le quali non manca il classico "Sono atterrato butta la pasta"!. Ora i problemi sono altri, si veda cosa si sta profilando all'orizzonte della nostra "cara" compagnia di bandiera, ma forse un risparmio lo si potrebbe realizzare anche qui (come la famosa oliva della American Airlines). Tanto non serve neppure come promozione di nuovi talenti musicali.
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