Non e' il massimo usare la morte di una persona per un post soprattutto se la persona in questione ha solo 20 anni. Sto parlando del ragazzo triestino che e' deceduto per il crollo del palco, a cui stava lavorando, del concerto di Jovanotti.
Ovvio il dolore per una morte che forse si poteva evitare e per la giovane eta'. Purtroppo molta stampa ha cominciato a "picchiare" sull'argomento del compenso che veniva corrisposto regolarmente al ragazzo ossia 6.5 euro all'ora! Come a dire che non si puo' morire per 6.5 euro. Allora facciamo un po' di matematica ma quella proprio basica. Una paga oraria siffatta porta ad un stipendio mensile di circa un migliaio di euro. Ora due considerazioni : la prima e' che molti in Italia lavorano per paghe anche inferiori e pure in nero, la seconda e' che per un lavoro in ambito spettacolo (musica, cinema o teatro) molti lavorerebbero anche gratis e cum amore! Quindi e' giusto cercare se ci sono responsabilita' sulla mancata sicurezza della struttura ma evitiamoci la paternale "non si puo' morire per 6.5 euro all'ora!" . Perche' se uno ne guadagna 50 o 100 allora puo' crepare ? Cos'e' la apertura della stagione di caccia al dirigente?
PS sempre tornando alla matematica ci sono assolutamente persone che guadagnano 100 euro e oltre all'ora, non era una cifra buttata a caso, verificate.
Non si puo' morire per 6,5 eur/h e nenache per 100 eur.
RispondiElimina6,5 per una competenza del genere (in termini di fatica prevista) suona molto bassa... una babysitter ne guadagna 8-10 (in nero) e una signora delle pulizie uguale.
Certo che le responsabilita' vadano cercate sulla sicurezza della struttura, ma anche sui responsabili dell'oganizzazione di "questa festa"... i cui beneficianti non sono i ragazzi a 6,5 eur ... che li avrebbero guadagnati in 2? 6? forse 10 giorni di lavoro e non su un mese.