martedì 3 agosto 2021

Como

Per chi fosse stato alle Maldive recentemente c'è stata una alluvione sul lago di Como, nella parte propriamente comasca. Mi trovavo sul lago, fortunatamente più a nord dell'epicentro, ma, credetemi, non avevo mai visto una tempesta di questa portata. Comunque si contano danni ingenti ma nessuna vittima che se si guarda a quanto successo in Germania e Belgio è già tanta roba. Ma torniamo al "mio" lago, come ho detto non mi ricordo una precipitazione di tale violenza e qui è inutile tornare sui cambiamenti climatici, questi sono un dato di fatto, restano solo dei buontemponi che rifiutano il principio antropico, ovverosia non ritengono che sia l'opera dell'uomo alla base dei cambiamenti stessi. Il mondo è pieno di pirla e la pandemia ne ha creati orde ma come ho detto questi fenomeni sono ormai un dato di fatto e quindi bisogna correre ai ripari. Perché pur nella eccezionalità dell'evento anche qui la mano dell'uomo c'entra eccome. Iniziamo dal fatto che ormai non esistono quasi più coltivazioni sul lago, quando ero piccolo il mercato ortofrutticolo di Como era alimentato (per una certa parte) proprio da prodotti locali, oggi tutto ciò e praticamente sparito per cui i campi non vengono curati, anzi i campi si sono trasformati in boscaglie. E qui inizia il problema perché il sottobosco andrebbe in qualche modo curato ma oggi anche questo non si fa più per cui in caso di precipitazioni tutto ciò che giace nel sottobosco viene portato via dall'acqua per finire nei numerosi torrenti che affluiscono al lago. E siamo arrivati al punto, perché per ciò che riguarda la "scomparsa" dei contadini c'è poco o nulla da fare ma almeno la cura degli alvei dei corsi d'acqua potrebbe e dovrebbe essere fatta. Quanto successo a Sala Comacina è emblematico : una roggia quasi insignificante si è gonfiata a dismisura, purtroppo l'ultimo tratto è interrato ma con tutti i detriti che si erano accumulati si è creato un tappo e di conseguenza l'acqua ha raggiunto il lago passando per le stradine del paese con le immaginabili conseguenze. Ora i comuni lariani hanno visto arrivare un bel po' di soldi dopo la venuta di George Clooney ma si sono ben guardati di spenderne un po' per la cura del territorio e adesso è il momento di pagare il conto.
PS comunque una parte del conto sarà pagata da chi possiede una seconda casa. Per carità parliamo di persone "fortunate" ma pensate che nel comune di San Siro sono stati applicati 40 Euro di multa a chi non comunicava la lettura del contatore dell'acqua entro il 30 marzo. Peccato che il 30 marzo 2020 eravamo in pieno lock down ma questo è rimasto un mero dettaglio.

 

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