In questi giorni l'argomento che ha davvero oscurato la pandemia è certamente la fine della presenza americana in Afghanistan. Ci vorrà molto, molto tempo per capire cosa è successo e soprattutto cosa succederà ma intanto assistiamo a scene abbastanza raccapriccianti, in particolare mi riferisco a quelle persone che si sono aggrappate al carrello di un aereo dal quale sono poi inevitabilmente precipitate. Nella ricerca di paralleli e ricorsi è stato spesso accomunata la caduta nei cieli di Kabul con quella dalle Twin Towers ormai venti anni fa. Mattia Feltri nel suo editoriale sul "suo" "Huffington Post" ha voluto vederci l'inizio e la fine, l'alfa e l'omega di non ho capito bene cosa. Ma al di là di forzare i simbolismi bisogna assolutamente evitare di cadere nelle trappola della commozione. Ovvio che parliamo di gesti dettati dalla disperazione ma la persona che cade da una delle torri di New York in quel 11 settembre aveva la "non" colpa di trovarsi nel posto sbagliato e la colpa di essere americano (cosa poi tutta da verificare). Diciamo che è una vera vittima incolpevole. Le persone aggrappate al carrello erano anch'esse disperate ma forse un po' meno innocenti. La prospettiva di fare i conti con i Talebani è davvero raggelante anche se per ora stanno lanciando messaggi distensivi. Ma temo siano lupi travestiti da agnelli, in quanto qualcuno deve aver loro consigliato di evitare una strage degli ugonotti 2.0 ma i nodi verranno al pettine. E forse quei due puntini hanno fatto parte di quel establishment corrotto che è crollato in pochi giorni senza che nessuno pensasse di sparare un colpo per salvare quei satrapi protetti da una bandiera a stelle e strisce. La classica redde rationem dove si mescolano ideali politici e semplici conti in sospeso. Il 25 aprile del 1945 anche l'Italia ha mostrato cosa succede quando cade un regime. Per cui non sprechiamo la nostra commozione per quelle due figurine nel cielo. Pensiamo a chi adesso si ritroverà sotto il giogo dei Talebani, ammesso che siano poi così in tanti a rimpiangere gli americani.
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