Sembra un film già visto (l'anno scorso) : i numeri (da noi) sono confortanti, bassi ma nel mondo le cose non vanno bene. La variante delta (non si può più chiamarla indiana, guai) sta imperversando. Certo le vaccinazioni stanno tenendo "tranquilli" ospedali ed obitori ma se la progressione dei contagi non si fermerà le cose potrebbero precipitare, di nuovo. Questo è il mestiere dei virus, poco da dire, ma un paio di fatti mi lasciano perplesso e mi fanno temere che i nostri comportamenti diano una mano al covid. Il primo evento riguarda l'Australia, uno dei paesi che ha meglio gestito la pandemia. Un isolamento "naturale" e dei confini blindati anche prima della pandemia hanno permesso loro di evitare il peggio. Ma adesso sono di nuovo in lockdown per focolai vari. Cosa è successo? Sembra proprio che tutto si sia originato da un taxista di Sidney che si è infettato portando un equipaggio di una linea aerea al loro albergo a Bondi beach. Quindi tutte le storie sul fatto che i viaggi in aereo sono sicuri? Manco testano gli equipaggi e poi ti vendono i voli "covid free", ma free nel senso che te le prendi gratis il covid? Secondo fatto che riguarda la perfida Albione, l'Inghilterra. Giusto ieri è arrivata la notizia che i biglietti venduti ai tifosi inglesi sono stati annullati, quindi tanto vale che non vadano a Roma per vedere il match contro l'Ucraina. Forse un filo di ritardo ma ci sta, però mi ricordo male o gli inglesi erano bloccati fino al 19 di luglio? Ma per il calcio il blocco non valeva? Questi della UEFA hanno la faccia come il c..o, per loro l'impennata di contagi in Inghilterra non è preoccupante quindi non si spostano le partire e (bontà loro) lasciano alle autorità locali eventuali restrizioni. Peraltro le autorità inglesi non vogliono neppure tagliare le capienze. Per quello che vale non guarderò la partita dell'Italia, andrò a cena da amici (finché si può).
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